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Jambalaya Interviews A Guy Called Gerald
 
A Guy Called Gerald Unofficial Web Page - Article: Jam - Anno VII, Number 65 - Jambalaya Interviews A Guy Called Gerald Jam
Anno VII, Numero 65
November 2000
Page: 31
 
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A Guy Called Gerald

A Guy Called Gerald, all'anagrafe della sua citta d'origine Gerald Simpson, ormai non 6 piu quello che si pu6 definire un ragazzo. Di tempo ne 6 passato parecchio dai tempi di 808 State, dai tempi di Pacific State (uno dei classici dell'acid house e di quella stagione del 1988 che tutti in Inghilterra conoscono come Summer of Love). Di anni ne sono passati tanti anche dall'uscita di Voodoo Ray, altro anthem della generazione inglese cresciuta a suon di rave. E un discreto numero di anni a passato anche da quando Gerald, insieme a gente come Fabio, Grooverider, Goldie, si imbarco nell'avventura del drum'n'bass, allora chiamata jungle. Si, A Guy Called Gerald fu proprio uno dei primi a crederci nel drum'n'bass. Black Secret Technology, l'album uscito quasi cinque anni fa, nee la prova concreta. Da allora A Guy Called Gerald non ha piU fatto sapere nulla di se. Nel frattempo (1997) ha curato la produzione di Earthling, uno dei dischi piu 'elettronici' di David Bowie.

II drum'n'bass é considerato da molti come qualcosa di morto, fuori commercio. A lui pert tutto questo sembra non interessare. Gerald Simpson infatti oggi, anno 2000, a cinque anni da Black Secret Technology si ripresenta con un nuovo disco, Essence, che ripercorre la strada maestra del drum'n'bass. "Sono stati anni strani per me", dice Gerald Simpson. "Da due anni vivo a New York. 1= una scelta che ho voluto e dovuto fare. A Londra, dove vivevo negli ultimi tempi tutto era cosi falso. La scena drum'n'bass era diventata un qualcosa di molto trendy. Tutti la pensavano allo stesso modo. Tutti erano concentrati sulle stesse cose. C'era bisogno di una boccata d'aria pura. Cosi ho preso e sono venuto a vivere qui, a New York. Non 6 stato facile. In questi anni molto tempo se l'e preso la riorganizzazione della mia vita, sia dal punto di vista personale che pratico. Ho dovuto ricostruire da capo it mio studio di registrazione, riassemblare tutto quanto in modo corretto. Ma ora mi sento molto meglio. Mi sento di nuovo a casa."

A parte it periodo di riorganizzazione del tuo studio,cosa hai fatto in questi cinque anni?

Beh, ho letto tantissimo. Ho pensato a come avrei voluto che fosse Essence. Ho costruito relazioni personali con quelli che poi sono diventati gli ospiti, i guest vocalist di Essence. Avevo gia in mente cosa volevo per questo album. Volevo che in quasi tutti i brani ci fosse una voce e sapevo gia come dovevano essere le melodie. Volevo che questo disco fosse una collezione di canzoni piuttosto che una raccolta di brani drum'n'bass.

Quali pensi che siano le differenze piu evidenti tra it tuo disco precedente ed Essence?

Essence 6 molto pi6 organico, non solo perche in questo album hanno partecipato piu cantanti ma anche per la natura stessa dei samples e dei suoni che ho usato. In Black Secret Technology ho usato le macchine in modo differente. Se oggi penso alla struttura di un brano in termini di canzone, allora, a parte Finley's Rainbow (un bellissimo pezzo che Simpson scrisse con l'allora ancora sconosciuto Finley Quaye, nda), pensavo al pezzo come un brano di drum'n'bass in cui, per forza di cose, dovevano funzionare i ritmi, prima di tutto, e poi, attorno a questi, ci costruivo dei loop sonori. Tutto questo chiaramente ti porta a usare le macchine in modo completamente diverso.

Allora mi facevo portare dalle macchine. Oggi a diverso. Sono io a controllarle e a direzionarle dove voglio io.

[Author: Gian Paolo Giabini]